Caratteristiche generali
Un suggestivo scorcio panoramico sulla piana dell’Ossola e su Trontano, tra antiche ville signorili e terrazzamenti dove si coltivano le celebri uve di Masera. Itinerario ad anello da percorrere tutto l’anno.
Il percorso
Dalla stazione della Ferrovia Vigezzina si raggiunge, superata la passerella sul Torrente Melezzo, la Chiesa Parrocchiale di San Martino. Si prende Via Carale, si passa sotto un portico in sasso e si costeggia il caseggiato in pietra delle “vecchie prigioni” (grate alle finestre). Dopo un breve tratto su mulattiera, attraversata la strada asfaltata, s’incontra il sentiero che costeggia il Rio Fasciol e sulla destra, dopo il ponte, l'Oratorio di S. Elisabetta. Continuando la salita si arriva alla frazione Quartavolo. Proseguendo ancora si giunge all'oratorio di Sant’Antonio e da qui comincia un bel tratto di sentiero nel bosco di castagni e roveri che passa dai ruderi di Case Ariola (bell’affresco della Madonna del Sangue) e da Loraccio. Incrociata la strada asfaltata si scende a Ranco Sopra e quindi Ranco Sotto. Si prende il sentiero che taglia i tornanti della strada e, superata una cappelletta, si raggiunge Case Brencio. Costeggiando il muro di una villa si scende a Rivoira: una breve deviazione a sinistra, lungo la strada, consente di osservare una bella casa-torre e di raggiungere il parco di Villa Caselli, che vale assolutamente una visita. Tornanti in piazza a Rivoira si sale a Case Bariino per poi raggiungere Rogna e Cresta (Oratorio di S. Bernardo). Da qui si scende lungo la mulattiera che conduce a Menogno di Sotto, quindi dalla piazzetta si risale fino a Menogno di Sopra dove, seguendo una mulattiera pianeggiante sopra la strada carrozzabile, si ritorna sulla provinciale. Seguendo sempre con attenzione i bollini rossi che invitano a brevi deviazioni si ritorna alla piazza della Chiesa.
Ultimo aggiornamento: 06/03/2018 ore 12:06:28